La parola storytelling è una delle più utilizzate (e a volte abusate) degli ultimi tempi nel mondo del web marketing. Tutti ne parlano, ma non tutti sanno ancora bene come sfruttarlo e ci sono ancora molte realtà che hanno ancora dubbi a riguardo.
Abbiamo visto cos’è e a cosa serve, come si lega ai social e come sfruttarlo in azienda, vediamo ora quali sono i dubbi che frenano l’uso dello storytelling e perché dovremmo smettere di averne paura.
Non ho nulla da raccontare
Per questa paura cito direttamente Elizabeth Gelfi in un suo video, che alla domanda “Cosa c’è da raccontare della mia azienda?” risponde “Tutto”.
Molto spesso tendiamo a pensare che non ci sia nulla di speciale in quello che facciamo, che possa risultare noioso a chi legge e che non vale la pena perdere tempo per raccontarlo, ma è esattamente l’opposto.
La nostra storia, i nostri valori, la nascita del nostro brand, i punti di forza dei nostri prodotti e servizi, tutto può e deve essere raccontato.
Dobbiamo semplicemente trovare il nostro personale modo di comunicare noi e il nostro brand per farci conoscere dai nostri utenti ideali e creare un rapporto duraturo con loro.
Ma a cosa mi serve? È solo una perdita di tempo
Magari nel tuo settore nessuno fa storytelling o utilizza i social e questo ti porta a pensare che sia un lavoro inutile e di troppo, ma pensaci bene.
Sfruttare i canali online è ormai diventato imprescindibile in una strategia di comunicazione e dire “si è sempre fatto così” è solo una scusa per non mettersi in gioco.
È vero, lo storytelling e la comunicazione online in generale richiedono molto tempo e i risultati possono non vedersi immediatamente come nel caso delle sponsorizzate, ma raccontare il tuo brand online ti permetterà di distinguerti e rendere unica la tua proposta, fidelizzando così i clienti.
Per quanto possa sforzarmi, ci sarà sempre il brand X che farà meglio
Ogni brand ha la sua storia, i suoi servizi, il suo pubblico di riferimento, la sua personalità e il suo modo di comunicare, che è completamente diverso dagli altri.
Questo significa che anche se due aziende offrono lo stesso identico servizio avranno un loro modo unico per raccontarsi, per questo fare paragoni con altri brand o addirittura copiare le loro idee implica semplicemente limitare il proprio campo di azione.
Pensaci, magari il tuo pubblico non apprezza la comunicazione dei tuoi competitor e sta aspettando qualcosa di diverso, qualcosa che solo tu puoi dargli.
Ok, mi hai convinto, ma ora cosa faccio?
Ormai lo sai, comunicare online non può essere fatto alla cieca. Servono tempo, formazione e gli strumenti adatti, come strategia di comunicazione, piano e calendario editoriale.
Ovviamente puoi fare tutto in autonomia, ma se pensi che non avrai tempo da dedicare a questo puoi sempre delegare il lavoro a un membro del tuo team, oppure affidarti a professionisti del settore che possano fornirti una strategia da cui iniziare o gestire interamente la tua comunicazione.
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