Catturare l’attenzione del proprio target online non è un’impresa facile. Questo è vero in particolare per organizzazioni no profit, Onlus e tutte quelle attività conosciute come terzo settore. Vediamo come comunicare il sociale attraverso lo storytelling e i consigli di comunicazione per il terzo settore.
Storytelling e terzo settore
Per le attività del terzo settore comunicare il proprio messaggio e chiedere donazioni online può diventare una missione impossibile.
Nel corso degli anni molte associazioni hanno realizzato una comunicazione errata, ricca di luoghi comuni, cliché e narrazioni al limite del pietismo e questo ha allontanato il pubblico e veicolato messaggi sbagliati.
Oggi è necessario ripensare la comunicazione del sociale e del terzo settore e per farlo bisogna ripartire dai contenuti, dai valori dell’organizzazione e dallo storytelling.
Usato correttamente, lo storytelling rappresenta la strategia ideale per comunicare il sociale e il terzo settore, ma quali sono i consigli per sfruttare la potente arma dello storytelling nel terzo settore senza fare errori?
I consigli per comunicare il sociale: il report Digital Storytelling for Social Impact
Nel 2014 la Fondazione Rockefeller ha collaborato con Hattaway Communications nella realizzazione del report Digital Storytelling for Social Impact, che raccoglie le problematiche del terzo settore nella comunicazione e i metodi per realizzare uno storytelling efficace.
Il report evidenzia cinque aree principali in cui il terzo settore è carente nel fare storytelling, vediamo quali sono.
Tecnologia
Tra le sfide riscontrate dal terzo settore c’è quella relativa alla scelta delle tecnologie da utilizzare e dei luoghi virtuali dove trovare il proprio pubblico di riferimento.
È qui che arriva in soccorso il piano di comunicazione, con cui fare un’analisi strategica per definire gli strumenti da utilizzare e il target a cui rivolgersi.
Strategia
Una delle principali critiche mosse al terzo settore è riferita agli obiettivi. Molto spesso le associazioni non si pongono obiettivi di comunicazione o non conoscono il proprio target, per questo il loro messaggio fatica ad arrivare al pubblico giusto, o peggio non viene compreso.
In questo caso lo storytelling e il piano di comunicazione possono aiutare offrendo una strategia che parte dagli obiettivi della comunicazione, arriva a ripensare i valori e l’etica dell’organizzazione e permette di creare contenuti efficaci che coinvolgono il pubblico.
Capacità
Ormai lo sappiamo, è impossibile non comunicare, ma è possibile farlo male. Il terzo settore è ricco di storie autentiche ed emozionanti, ma non è sempre facile trovare il modo giusto di raccontarle.
Con le sue regole e i suoi schemi, lo storytelling permette di creare storie coinvolgenti e di qualità, capaci di catturare il pubblico e non perdere di autenticità, creando empatia nel pubblico.
Contenuto
Un altro problema riscontrato nel terzo settore è il poco coinvolgimento degli utenti nonostante l’impatto emotivo delle storie raccontate.
Questo problema si può risolvere nello storytelling con una modifica dei contenuti, cambiando paradigma e mettendo al centro i propri valori e soprattutto le persone, ispirandole a essere parte del cambiamento e soluzione ai problemi da affrontare.
Analisi
Una volta realizzati i contenuti, è molto probabile che nessuna organizzazione analizzi l’andamento dei contenuti stessi. È invece necessario analizzare l’impatto dei contenuti realizzati, per capire se stanno funzionando e, se non lo stanno facendo, modificare il piano d’azione.
Anche in questo caso piano di comunicazione e storytelling sono elementi fondamentali per realizzare una corretta analisi dei contenuti e capire come procedere.
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