Chat GPT è l’argomento più caldo degli ultimi mesi. È un’Intelligenza Artificiale dal potenziale infinito, ma dal momento del suo rilascio sul mercato sono iniziati a sorgere i primi dubbi sul suo ruolo nel mondo della creazione dei contenuti. Capiamo di più sul suo rapporto con lo storytelling.
Cos’è Chat GPT
Chat GPT è un software di Intelligenza Artificiale capace di creare contenuti scritti in base ai comandi che riceve. In poche parole, basta chiedergli nell’apposita chat di scrivere un testo, dargli le indicazioni che riteniamo più opportune e lui provvederà a creare un contenuto per noi.
Possiamo ad esempio chiedergli di inventare una storia nello stile di Stephen King che ha come protagonista il nostro cantante preferito, di scrivere barzellette sagaci e persino di pensare per noi le promesse del nostro matrimonio.
Non solo, questo strumento può essere sfruttato per la creazione di contenuti anche in ambito lavorativo.
Qualche esempio? Se abbiamo un blog sui viaggi possiamo chiedere all’AI di scrivere un articolo su cosa fare in vacanza al mare o di scrivere un post che elenca i 5 vantaggi di partire a giugno e non ad agosto, oppure se abbiamo un e-commerce potrebbe essere molto utile sfruttarlo per creare le descrizioni dei nostri prodotti.
Insomma, il suo potenziale è infinito, ma soprattutto è alla portata di tutti. Chat GPT è infatti a pagamento, ma dispone anche di una versione free consultabile creando un account gratuito sul sito chat.openai.com.
Il futuro della creazione dei contenuti dopo l’Intelligenza Artificiale
Chat GPT è uno strumento rivoluzionario, ma che dal momento del suo rilascio ha scatenato un dibattito feroce sul futuro della creazione dei contenuti scritti.
Ora che esiste Chat GPT, i copywriter serviranno ancora? O Le aziende utilizzeranno solo l’Intelligenza Artificiale per produrre i propri contenuti?
Ad oggi non c’è ancora una risposta precisa, ma online si sono create diverse fazioni:
- Chi pensa che il lavoro di chi scrive contenuti sia ormai finito e che l’Intelligenza Artificiale supererà l’essere umano nei lavori creativi;
- Chi non vuole sapere niente dell’AI e fa addirittura finta che Chat GPT non esista;
- Chi ormai utilizza solo Chat GPT per creare contenuti scritti.
Il rapporto tra Chat GPT e Storytelling
Questo ragionamento coinvolge ovviamente anche il mondo dello storytelling. Ha ancora senso fare storytelling quando c’è un’Intelligenza Artificiale che può pensarci al posto nostro?
Negli ultimi mesi abbiamo studiato a fondo Chat GPT, abbiamo sperimentato il suo modo di scrivere e di lavorare e abbiamo provato a dare una risposta a questa domanda.
La verità, almeno secondo noi, è che Chat GPT è uno strumento e come tale va trattato. Può essere un valido aiuto nella creazione di testi e contenuti, ma esistono degli ingredienti fondamentali per fare storytelling che nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai sostituire.
Vuoi saperne di più?
Per capire meglio cos’è Chat GPT e analizzare il suo rapporto con lo storytelling abbiamo organizzato un webinar gratuito, dal titolo Chat GPT: nemico o alleato dello storytelling?
Durante il webinar:
- Parleremo delle funzionalità di Chat GPT e del potere dello storytelling;
- Daremo un’occhiata ai possibili scenari futuri che coinvolgono lavoro creativo e AI;
- Faremo un confronto tra testi scritti da Chat GPT e testi scritti da noi;
- Analizzeremo gli ingredienti fondamentali per scrivere contenuti di qualità e capiremo qual è il modo più sano di approcciarsi all’Intelligenza Artificiale.
Ti stuzzica l’idea?
Allora iscriviti! L’appuntamento è martedì 27 giugno alle 18.30. Ti aspettiamo!
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