Hai mai sentito parlare di bias cognitivi? Sono dei sistemi che il nostro cervello usa per prendere decisioni velocemente. Per quanto possano sembrare affascinanti i bias cognitivi in azienda possono essere molto dannosi, vediamo come evitarli.
Cosa sono i bias cognitivi
Secondo lo psicologo Daniel Kahneman, il nostro cervello si divide in due sistemi:
- Sistema 2, razionale;
- Sistema 1, irrazionale, con cui prendiamo il 90% delle nostre decisioni.
Il nostro cervello tende a ragionare velocemente, per istinto, nonostante la mole di dati a cui è sottoposto ogni giorno. Possiamo quindi definire i bias cognitivi come delle scorciatoie che prende il nostro cervello per analizzare i (troppi) dati di cui dispone e prendere decisioni di conseguenza.
I bias però non sempre sono utili, anzi, nella maggior parte dei casi sono vere limitazioni, che ci portano a ragionare in modo sbagliato.
Alcuni esempi di bias cognitivi
Quali sono i bias cognitivi più comuni?
- Bias di conferma, che prevede che prendiamo in considerazione solo le informazioni che confermano le nostre tesi, escludendo a prescindere le altre anche se più valide;
- Bias di autogiustificazione, che ci porta a pensare che i risultati positivi siano solo merito nostro, mentre gli errori siano solo colpa degli altri;
- Overconfidence bias, che ci porta ad avere un’eccessiva fiducia nelle nostre capacità;
- Effetto alone, che ci porta a estendere l’impressione data da alcune caratteristiche alla totalità di una persona o un prodotto (ad esempio, giudicare una persona intelligente solo perché bella).
Questi sono solo alcuni dei bias in cui il nostro cervello può cadere. Se ti incuriosisce conoscerne qualcuno in più, ecco una lista di ben 200 bias stilata dalla HCE University.
Esistono i bias cognitivi in azienda?
Per quanto possiamo pensare di essere persone estremamente razionali e immuni dai bias (overconfidence!), tutti noi in ogni momento della giornata siamo soggetti ai bias cognitivi e sfortunatamente anche in azienda non ne siamo immuni.
Ragionare in base a stereotipi, preferire un candidato in base all’università in cui ha studiato, ascoltare solo l’opinione di qualcuno perché ci è simpatico, sono bias che utilizziamo tutti, in azienda come nella vita privata, e quelli che abbiamo elencato prima sono tra i più comuni sul luogo di lavoro.
I bias cognitivi in azienda possono portare seri problemi al nostro business, ma come possiamo effettivamente riconoscerli e eliminarli?
Come eliminare i bias cognitivi in azienda
Il primo pensiero che potremmo avere per eliminare i bias è quello di imporre obblighi o limiti ai membri del team, ma questo potrebbe mettere in cattiva luce ogni decisione presa successivamente. Cosa possiamo fare allora?
Formazione
La prima cosa da fare per eliminare i bias cognitivi è essere consapevoli della loro esistenza, proponendo corsi di formazione ai dipendenti e all’amministrazione, che spieghino come riconoscere i bias e come evitare di metterli in atto.
Consapevolezza e comunicazione
La formazione però non è sufficiente, quando siamo consapevoli che i bias esistono dobbiamo anche capire quali sono quelli che mettiamo in atto, sia come individui che come azienda, allenandoci per non utilizzarli più.
Questo può essere fatto anche in gruppo, stimolando i membri del team ad avere un dialogo con gli altri. Ad esempio Kim Scott e Trier Bryant nel Ted Talk danno alcuni spunti su come spiegare a qualcuno di avere utilizzato dei bias e come rispondere quando siamo noi a utilizzarli, attraverso un vocabolario condiviso.
Trasparenza
Infine, uno dei metodi più efficaci di contrastare i bias è quello di essere trasparenti nelle decisioni aziendali, magari impostando dei criteri specifici da seguire nei processi, per decidere in base ai dati e non alle opinioni.
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